mercoledì 25 ottobre 2017

1I/'Oumuamua - C/2017 U1 (PANSTARRS) interstellar comet (now A/2017 U1) -

La notte del 18/10/2017 il telescopio F51 Pan-STARRS 1, Haleakala. scopre un nuovo oggetto celeste. Inserito tra gli oggetti della pagina del Minor Planet Center NEOCP con la sigla provvisoria P10Ee5V.
Dall'osservatorio di 104 San Marcello Io e Martina Maestripieri la sera del 19/10/2017 CONFERMIAMO il corpo celeste, cioè siamo i primi ad averlo ritrovato dopo gli scopritori.
Il 25/10/2017 alle ore 03:53 UT esce la circolare MPEC 2017-U181: COMET C/2017 U1 (PANSTARRS), con la quale viene annunciata la scoperta della Cometa C/2017 U1.

Questa MPEC è davvero insolita in quanto riporta un avviso:

"Further observations of this object are very much desired.  Unless there
are serious problems with much of the astrometry listed below, strongly
hyperbolic orbits are the only viable solutions.  Although it is probably
not too sensible to compute meaningful original and future barycentric orbits,
given the very short arc of observations, the orbit below has e ~ 1.2 for
both values.  If further observations confirm the unusual nature of this
orbit, this object may be the first clear case of an interstellar comet."
 
Immagine della conferma da San Marcello
 

Potrebbe trattarsi del primo caso di cometa interstellare, ovvero di una cometa non appartenete al nostro sistema solare,  con un orbita, se confermata, iperbolica.

Orbital elements:
    C/2017 U1 (PANSTARRS)
Epoch 2017 Sept. 4.0 TT = JDT 2458000.5
T 2017 Sept.  9.41719 TT                                MPCW
q   0.2515404            (2000.0)            P               Q
z  -0.7541603      Peri.  241.01670     -0.63536548     +0.68733697
 +/-0.0181483      Node    24.61531     +0.49903801     +0.71329677
e   1.1897018      Incl.  122.32770     -0.58929769     -0.13702411
From 34 observations 2017 Oct. 18-24, mean residual 0".5.



Per noi è davvero una grande soddisfazione aver partecipato attivamente a questa importante scoperta che, se verrà confermata, sarà il primo oggetto scoperto proveniente dall'esterno del sistema solare.

Al momento della conferma qualcosa non tornava tanto come ho riportato su un post: "Nella NEOCP c'è un oggetto, confermato dalla nostra Martina Maestripieri, davvero molto particolare, tanto da fare "impazzire" find_orb :-). Così sembra dalle primissime misure. Inizialmente non ci avevano riconosciuto le misure ma alla fine le hanno inserite, vedremo nei prossimi giorni. Buone osservazioni."

 

Adesso ci metteremo a lavoro e continueremo ad osservare questo debole oggetto che ha una luminosità di 20 mag.

Di seguito l'immagine ottenuta il 25/10/2017 dalle effemeridi del MPC doveva avere una Mag. di 20.6 noi lo abbiamo misurato 21.5 !!!

Seconda immagine ottenuta da San Marcello
Controllo delle misure ottenute da San Marcello

Il 25/10/2017 il Minor Planet Center con circolare MPEC 2017-U183: A/2017 U1, annuncia che l'oggetto NON è una Cometa.

Il 26/10/2017 esce la  M.P.E.C. 2017-U185 dove sono incluse le nostre misure


MPEC con le misure di San Marcello

Incrociamo le dita, potremmo entrare nella storia :-)

Animazione delle immagini di conferma
According to Gray, "Comet PanSTARRS appears to have entered the solar system from the direction of the constellation Lyra, within a couple of degrees of right ascension 18h 50m, declination +35° 13′. That's tantalizingly close to Vega — and eerily reminiscent of the plot of the movie Contact — but its exact path doesn't (yet) appear to link any particular star"

La zona da cui dovrebbe provenire l'asteroide A/2017 U1
Orbita di A/2017 U1


Ed arriva anche lo spettro ripreso da Alan Fitzsimmons al telescopio di La Palma 4.2 m, direi spostato verso il "Rosso" simile ai KBOs.
Spettro A/2017 U1

Altro colpo di scena: il 6 novembre il MPC e UAI hanno deciso una nuova designazione 1I/'Oumuamua; and 1I/2017 U1 ('Oumuamua) come da M.P.E.C. 2017-V17 .

Ulteriori osservazioni fotometriche hanno confermato l'orbita quando l'oggetto era  di mag >23 !!

Anche il VLT dell'ESO ha osservato l'asteroide riuscendo a determinare il periodo di rotazione in 7.3 h, con un discreta ampiezza nella curva di luce, dala quale si evince che l'oggetto interstellare è molto allungato con un rapporto lunghezza/altezza di 10:1 con l'asse maggiore lungo ~400 metri. Analisi spettroscopiche hanno pemesso di determnare e confermare che l'oggetto e "rosso". Questi ullteriori dati fanno pensare ad un oggetto decisamente coeso, per cui non si può escludere che sia formato anche da metalli.
Dalle sessioni fotometriche l'OSI è rosultato avere un ampizza di lumonositàdi 2.5 mag. (g= 22.15 g= 24.6).
Rappresentazione artistica

Curva di Luce di 1I/2017 U1

Citazioni

  1. 1I/‘OUMUAMUA AS A TIDAL DISRUPTION FRAGMENT FROM A BINARY STA
    R SYSTEM arxiv1712.01823.pdf
  2.  ʻOumuamua, il primo asteroide interstellare Albino Carbognani
  3.  1I/‘OUMUAMUA AS A TIDAL DISRUPTION FRAGMENT FROM A BINARY STAR SYSTEM arXiv:1712.01823v2

Letture consigliate:





domenica 15 ottobre 2017

Haumea ed il suo anello una storia da raccontare


San Marcello Piteglio – Osservatorio Astronomico della Montagna Pistoiese
GAMP – Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese -

11 Ottobre 2017 ore 22:03 : “Noi abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”

Con questa frase si annuncia al numeroso pubblico presente in sala la scoperta.

Il 12 ottobre sulla prestigiosa rivista scientifica NATURE veniva pubblicato l'articolo dal titolo:
The size, shape, density and ringof the dwarf planet Haumea from a stellar occultation”, il cui principale autore è l'astronomo spagnolo José Luis Ortiz, ricercatore dell'Institute of Astrophysics of Andalusia (IAA-CSIC), a cui è stata attribuita la scoperta del pianeta nano HAUMEA nel 2005.



Il 21 Gennaio 2017 alle ore 03:06:00 Haumea di mag. 17.3 occulta una stella della stessa luminosità. Utilizzando il telescopio principale da 0.60-m F/4 con un FOV 35'x35' e una risoluzione di 2”/pixel, riusciamo a riprendere l'evento catturando il lieve calo di luminosità che ha permesso di scoprire l'anello.

Noi abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
Dopo un silenzio di oltre nove mesi, quella frase, pronunciata con un lieve tremolio della voce, è un terremoto nell'anima, una deflagrazione di emozioni che si sprigionano come l'esplosione di una Supernova. Consapevoli di aver fatto qualcosa al di sopra le nostre capacità, raggiunto un obiettivo che era custodito nei remoti sogni di astrofilo, ad un tratto si avvera. E' reale come lo stupore della gente in sala, incredula, gioiosa e festosa. Quel brivido che ti scorre lungo il corpo che rimarrà come una cicatrice in memoria di un giorno unico, speciale, irripetibile.
Seduti al tavolo dei conferenzieri i miei collaborati Martina Maestripieri, Luca Nerli, e Leonardo Mazzei, ascoltano in religioso silenzio e con emozione la narrazione, al momento dell'annuncio della scoperta i loro occhi diventano lucidi, come in una colonna sonora che con forza declamatoria e prepotente rivela finalmente la loro soddisfazione, in quel momento la tensione accumulata nei mesi precedenti viene rilasciata come nelle note della marcia imperiale.


Noi abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
Come un urlo liberatorio, che in un attimo ti fa ripercorre tutta la tua vita passata al guardare il cielo. Tutti i sacrifici fatti: notte insonni, giornate passate a risolvere problemi, giorni mesi anni di studio, discussione, confronti, viaggi, incontri, conferenze, pubblicazioni, sono racchiusi in fragore. Lo sguardo, un solo accenno, va ai tuoi familiari e figli che in questi anno ti hanno sopportato e supportato nel tuo Hobby.
Già perché di quello si tratta, un'interesse, una passione, un amore, che ti travolge e a volte ti cattura portandoti fuori dalla quotidiana realtà.
Ti guardi attorno è vedi la soddisfazione del presidente del GAMP Luciano Tesi che sorride, ma ancora non realizzi che tutto ciò sia vero, lo sguardo incredulo del sindaco di San Marcello Piteglio Luca Marmo che fino ad allora era rimasto all'oscuro della vicenda, rende reale ciò che stai dicendo.
Gli occhi di Simone e Kevin pieni di gioia, sorpresi ed orgogliosi ti lasciano dentro l'anima un'emozione forte come le radici della montagna, e li comprendi che hai realizzato un sogno.
  
Noi abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
Come un raggio di sole che irrompe vigoroso nel pumbleo giorno, la notizia fa il giro del mondo. Sulle principali testate giornalistiche on-line vedi l'annuncio Haumea Ring: CNN, Planetary Society, Space.com, Sky & Telescope, ecc. ecc, sui quotidiani La Nazione, Il Tirreno, nazionali , sulla tv locale ecc. 
Sorpreso, smarrito, comprendi che tutto ciò è realtà.


Noi abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
Come il ritornello di una canzone di Eminem, sintetizza in un attimo la frenesia, la difficoltà, l'emozioni, che ti hanno accompagnato in questa lunga ed intensa storia.
Il 16 gennaio nella casella di posta elettronica noto una mail inviatami dall'astronomo DI MARTINO Mario dell'osservatorio di Torino, mi forward un messaggio a firma di Ortiz il quale sta organizzando una campagna osservativa per l'occultazione stellare di Haumea prevista per il 21 gennaio 2017. Con il team di San Marcello decidiamo di aderire, venendo a conoscenza che anche l'astronomo Albino Carbognani sarà uno dei partecipanti. Il suo contribuito per noi sarà fondamentale.
Il 21 gennaio 2017 per riprendere un fenomeno la cui durata era stabilita in 112 secondi, sono state effettuate due ore di ripresa. Ogni scatto da 10 secondi.
Nei giorni precedenti all'occultazione abbiamo effettuato delle prove strumentali per poter determinare quale tempo di posa fosse ottimale per rilevare il fenomeno al fine di trovare un equilibrio tra raggiungere un sufficiente segnale rumore e una quantità di punti sufficienti per i nostri scopi. Vengono analizzate immagini di archivio con tempi di posa da 4,5,8,10,15,20,30 secondi, dalle quali si estrapolano dati che vengono graficati per simulare l'evento.
Decidiamo di utilizzare 10 secondi in considerazione del fatto che secondo le previsioni noi avremmo visto la stella occultata per circa 90 secondi con un drop di 0.8 magnitudini, questo avrebbe permesso di avere almeno 9 punti relativi all'occultazione. Inoltre, come suggerito da Albino decidiamo di iniziare le riprese un ora prima dell'evento con l'intento di registrare qualche eventuale fenomeno: magari scoprire la terza luna di Haumea - oltre alle due conosciute Hiʻiaka e Namaka-.
Alla postazione di comando c'è Martina coadiuvata da Leonardo e Luca. Io arrivo poco prima dell'inizio previsto. I dati vengono elaborati in tempo reale. Il grafico di luminosità della stella è piatto, ciò significa che al previsto orario dell'evento noi non abbiamo registrato nulla di significativo. L'ora è tarda, le luci dell'alba arrivano a rischiarare il cielo, ma non certo i nostri pensieri, lasciamo l'osservatorio dubbiosi, ma si sa l'elaborazione delle immagini va fatta con calma e sopratutto con un numero di ore sufficienti di sonno alle spalle. Nel corso della giornata l'astronomo Albino ci informa che utilizzando il suo telescopio da 0.80-m non ha rilevato nessun calo di luminosità. Lo stesso ci riferiscono gli amici pisani dell' osservatorio di Tavolaia di Santa Maria a Monte Mauro Bachini e Giacomo Succi, che hanno ripreso l'evento dall'Astronomical Center di Lajtico (PI) con un telescopio da 0.50-m, struttura di Fabio Martinelli presente al momento dell'osservazione.
Le premesse sono tutt'altro che rosee e l'idea di aver assistito ad un occultazione negativa si fa forte. Un sospiro e via ad analizzare con vari software le immagini. Qualcosa di significativo salta fuori, ma l'incertezza che i dati possano avere un dato significativo è alta. Noi dovevamo avere 8/10 punti più “ bassi” della media, e questi non c'erano, vi erano un paio di punti e per di più non all'orario previsto. Inviamo le immagini al Albino il quale a sua volta le manda a Ortiz.

 
Il 23 gennaio arriva la risposta:
 “Dear Albino, Paolo, Congratulations!!!. Wow!!,.Great job!!. It is indeed the occultation!!. It fits perfectly with the rest of positive results that we have obtained.”

Successivamente si è saputo che l'ombra dell'occultazione era sposta di oltre 400 km ad est con un ritardo di 55 secondi, così ci trovammo sul lembo e non più nella centralità.
Le immagini da noi ottenute vengono inviate a Ortiz per un ulteriore elaborazione.
Da li a pochi giorni una serie comunicazioni ci fanno comprendere che c'è qualcosa di grosso, Ortiz ci esorta a non pubblicare e divulgare qualsiasi cosa inerente l'occultazione. Successivamente ci informa che i risultati dell'osservazione vista da 10 Telescopi (con 12 curve di luce) daranno vita ad una pubblicazione da inviare a NATURE, specificando che questi accettano solo il 5% dei lavori ricevuti, incrociamo le dita ed andiamo avanti.
Nel frattempo e nell'attesa tante cose si susseguono: ho l'onore di essere nominato Responsabile della Sezione Asteroidi dell' UAI – Unione Italiana Astrofili -; partecipare in qualità di oratore al Convegno Nazionale UAI; al I° convegno Astrofili Ricercatori; alla presentazione della All-Sky camera del Progetto PRISMA per il rilevamento dei bolidi presso il centro di Navacchio (PI) indetta dalla prestigiosa SPACEDyS; al convegno della Sezione Comete. Ovviamente, siamo in regime di EMBARGO, pertanto nulla possiamo dire, ne un accenno ne una parola ci sfugge.
L'11 agosto Ortiz ci comunica che NATURE molto probabilmente pubblicherà l'articolo sulla prestigiosa rivista, ma dobbiamo ancora aspettare l'ufficialità. Il tempo scorre in attesa di questa notizia. Il 3 ottobre NATURE comunica che l'EMBARGO finirà l'11 Ottobre alle ore 18:00 UT, e la rivista con l'articolo sarà reperibile il giorno dopo: 12 ottobre 2017.
Quella mail verrà letta e riletta centinaia di volte, sembra impossibile ma è tutto vero noi siamo li citati tra i co-autori di un articolo davvero importante.
La tensione sale alle stelle c'è da organizzarsi, dobbiamo preparare una conferenza stampa, ma quando farla ??
Cerchiamo di capire come si muoveranno gli altri, in un primo momenti pensiamo di farla il 12 giorno dell'uscita della rivista, poi alla fine la scelta migliore ricade alle ore 21:00 dell 11 ottobre.
Noi non abbiamo detto nulla a nessuno, convochiamo una conferenza stampa senza specificare di cosa si tratti – aumentando di fatto la curiosità. Tra gli amici e conoscenti le idee sono le più bizzarre: acquisto di un nuovo telescopio, scoperta un NEA particolare, scoperta di una cometa ecc.-.
Alcuni giorni prima della conferenza stampa siamo in fibrillazione, vogliamo organizzare un qualcosa che possa essere all'altezza dell'annuncio da fare. Ci dividiamo i compiti, ogni idea viene immediatamente comunicata, cosi che i massaggi diventano infiniti e a qualsiasi ora del giorno e della notte, già perché non è facile chiudere gli occhi. E cosi in un clima di tensione ed emozione che si può tagliare arriviamo al fatidico 11 ottobre. 

 
Arrivo in osservatorio poco prima delle 21:00, la sala conferenza è piena di gente, molta di più di quanto si potesse immaginare. Tra gli amici non posso non notare Domenico Antonacci presidente dell'Associazione Cascianese Astrofili, Maurizio Feraboli dell AAAV – Associazione Astrofili Alta Valdera - . In sala sono già presenti il Sindaco Luca Marmo, il vice sindaco Roberto Rimediotti, l'assessore Alice Sobrero, giornalisti locali e poco dopo arriva la tv locale. Mi fa molto piacere la presenza di alcuni studenti che hanno svolto l'attività di Alternanza-Scuola-Lavoro presso l'osservatorio, davvero una bellissima sorpresa e soddisfazione. Poco dopo arriva Roberto Bacci, certo non poteva mancare, gli sguardi si incrociano ma nulla trapela, deve aspettare ancora un po per scoprire di cosa si tratta.
Alle 21.25 il Vice-Presidente del GAMP Samuele Marconi introduce la serata, a seguire sarà il Presidente Luciano Tesi. Poi tocca a me, che pian piano arrivo ad annunciare la scoperta.
Dopo intervengono Leonardo Luca (con il sottofondo della marcia imperiale di Star Wars ) poi è il turno della Martina in un clima ancora pieno di emozioni e soddisfazioni.
 Noi abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
«È una scoperta sensazionale dal punto di vista scientifico, perché mette in luce caratteristiche di questi oggetti – come la forma, o la presenza di anelli – che costituiscono tasselli di un puzzle nella storia evolutiva del nostro Sistema solare», dice Valerio Nascimbeni, ricercatore dell’Università di Padova e associato Inaf, tra gli autori dello studio, «ma è anche un risultato importante perché dimostra come, in un’epoca di “big science”, reti di piccoli telescopi coordinati in modo efficiente siano ancora in grado di competere e complementare il lavoro svolto da osservatori più grandi».

Noi abbiamo scoperto che Haumea ha un anello” 
Sezione Asteroidi UAI su Nature - HAUMEA E IL SUO ANELLO

Noi abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
"Accendi un sogno e lascialo bruciare in te.”

 Video della conferenza stampa presso l'osservatorio di San Marcello



 Servizio per TVL di Carlo degli Innocenti

15/10/2017.

 Il video Ufficiale della scoperta dell'anello Haumea Ring 

7 dei 9 scopritori italiani