sabato 4 febbraio 2017

2017 BJ30

Un piccolo asteroide di 5-10 metri ha sfiorato la Terra il 30 gennaio passando a circa 40 000 km.
L'oggetto è stato scoperto dall'astronomo R. A. Kowalski dell'osservatorio di Mt. Lemmon Survey USA (G96) utilizzando il telescopio da 1.5-m, la notte del 29 gennaio 2017 alle ore 4:52 UT, quando aveva una luminosità 17,2 mag; poche ore dopo, viene inserito nella pagine web del Minor Planet Center denominata NEOCP e, dalle prime osservazioni, si evidenzia un'orbita prossima a quella terrestre.
In Italia arriva la notte astronomica e, alle 19:07 UT, E. Prosperi dal suo personale osservatorio Castelmartini (160) utilizzando il telescopio da 0.35-m f/10 Schmidt-Cassegrain immortala l'asteroide con 5 misure astrometriche. Anche A. Mantero (C77) utilizzando il proprio telescopio da 0.25-m f/4 reflector, invia 3 misure di posizione alle ore 19:24 UT, quando l'asteroide aveva una mag. di 17.0 con una velocità angolare di circa 54”/min. Man mano che l'oggetto si avvicina alla Terra diventa più luminoso ma anche molto più veloce. Alle 20:04 il telescopio da 0.61-m f/4.0 dell'osservatorio di Farra d'Isonzo viene puntato alla coordinate dell'asteroide, E. Pettarin invia 3 misure astrometriche al MPC.
Alle 23:27 esce la M.P.E.C. B122 con la quale viene annunciata ufficialmente la scoperta del nuovo NEA (Near Earth Asteroid) denominato con la sigla 2017 BJ30.
Sul sito NEODyS di Pisa - alla data del 31/01/2017 - sono riportate 80 misure di posizione, le ultime 4 sono state effettuate dall'osservatorio di San Marcello (104) dove P. Bacci e M. Maestripieri, utilizzando il telescopio d 0.60-m f/4, effettuavano una sessione fotometrica prima che l'asteroide tramontasse. (vedasi animazione)
Le immagini acquisite vengono inviate all'astronomo Albino Carbognani dell'osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d'Aosta (B04), che determina un preliminare periodo di rotazione dell'asteroide in 0.0871 (circa 5 minuti), con un'ampiezza di 0,89 magnitudine.



Orbital elements:
2017 BJ30 Earth MOID = 0.0027 AU
Epoch 2017 Feb. 16.0 TT = JDT 2457800.5 MPC
M 350.84177 (2000.0) P Q
n 0.64353754 Peri. 231.33586 -0.97392349 -0.22669192
a 1.3286792 Node 295.56005 +0.21118031 -0.89105588
e 0.2900857 Incl. 0.58147 +0.08292116 -0.39323045
P 1.53 H 26.7

Haumea

Il pianeta nano Haumea la notte del 21 gennaio occulta una stella di mag 17.3.
L'evento molto raro è stato osservato dall'osservatorio di San Marcello nell'ambito di una campagna osservativa internazionale organizzato dallo scopritore del pianeta nano José Luis Ortiz Moreno.

Sono state effettuate pose da 10 secondi ciascuna utilizzando il telescopio da 0.60-m f/4. Da una preliminare analisi delle immagini il nostro osservatorio è riuscito a riprenderne l'evento.

Nei prossimi mesi seguiranno ulteriori aggiornamenti.


News UAI 

All’inizio di gennaio Sergio Foglia ha dato le dimissioni da Responsabile della Sezione Asteroidi della UAI; a nome di tutta la UAI ringrazio Sergio per la passione e la competenza dimostrata in questi 20 anni di servizio a favore di tutti gli astrofili italiani e dell’associazione. Chi scrive ha mosso i suoi primi passi nello studio degli asteroidi grazie all’aiuto e all’incoraggiamento di Sergio che sicuramente non fara' mancare anche nei prossimi anni la sua collaborazione alla sezione di ricerca ed a tutti gli appassionati di astronomia.
Al suo posto il Direttivo UAI ha nominato Paolo Bacci che si era dichiarato disponibile ad assumere la funzione di Responsabile della sezione.
Paolo Bacci, nato nel 1968, e' astrofilo da sempre. Si occupa dello studio dei corpi minori del Sistema Solare dal 2006, quando inizia l'attivita' dal suo osservatorio di Capannoli (Codice MPC B09); nel 2007 entra a far parte dell’Associazione Astrofili Alta Valdera (AAAV) dove, con il telescopio da 50 cm di Libbiano (Codice MPC B33), scopre il suo primo asteroide oggi nominato PECCIOLI (331011). Dal 2010 opera dall’Osservatorio Astronomico della Montagna Pistoiese (Codice MPC 104), gestito dal GAMP - Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese - utilizzando il telescopio da 60 cm. Nel corso delle varie attivita' (tra le quali astrometria, follow-up di NEA e più recentemente anche follow-up e recovery di TNO) scopre il primo asteroide classificato PHA in Italia (2011 QY39).
Svolge attivita' di fotometria asteroidale (curve di luce) ed in tale occasione sono state individuate 3 nuove stelle variabili. 


il Tirreno